Dimora

Abito, altresì esisto all’interno di pareti e muscoli che si sollevano dalla gravità. Vivo contenuto nella luce e nell’ombra, tra l’asfalto, il vetro e il cemento. Risiedo, sentinella comoda adagiata in poltrone di pelle, difetti delle facciate, tapparelle e palpebre.

Sto a guardare, bulbi che si schiudono nella testa, ciuffi di edera risagono dal cranio verso il cielo, si arrampicano negli spazi tra i nei. Dimoro in questa simbiosi di tessuti e legami chimici, nella quiescenza del cappotto termico, fra litri di sangue e chili di mattoni.

Soggiorno, scrutando dal buio delle cavità esseri che si affastellano nella notte dei lampioni, i miei oggetti in disordine come le mie idee. Alloggio dove rimbalza il colore, dove si schiariscono le tende da sole e lo smalto si scrosta dalle unghie.

Sto di casa dove la calma odora di intonaco, dove le inferriate riproducono la trama dell’ombra come abiti di pizzo che scivolano sulle cosce, occupo lo stabile dei miei desideri, l’ombrello riposto con cura sul pianerottolo, scola dai pori e dalle tegole, dai malleoli e dalle volte.

Esisto come dimora personale, dentro un edificio particolare.

acy/mauromig è un collettivo fotografico, due anime che raccontano di viaggi, del mondo, di sé. Alice Soncina e Mauro Migliorati sono due fotografi storytellers che scattano per interagire e fondersi con le persone e i luoghi, conoscerli, farne emergere i dettagli e raccontarne le loro storie.

La Redazione
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